Gli stucchi dei soffitti sottolineano un’architettura che fa dei grandi spazi la caratteristica di un’epoca.
I saloni di un’epoca sono stati rivisitati in modo da lasciare spazio ad una certa vivibilità, consona ai tempi.
I pavimenti, a larghe doghe in rovere, posati a lisca di pesce, rimandano al progetto originale.
Il salone, in particolare, ha mantenuto le sue dimensioni originali che ben si adattano alle richieste attuali dei nuovi proprietari.
La giovane coppia che lo abita, vive con entusiasmo un collezionismo fatto di pezzi certi, ma anche di autori di arte contemporanea emergenti.
Attraverso le finestre di questo piano nobile, arriva la luce perfetta per godersi gli interni, quasi essenziali, che fanno da quinta a quadri sculture e installazioni dai colori delle Terre.
Si sono inseriti pezzi d’arredo che rimandano agli anni ’70, come la poltrona Lady di Zanuso, rivestita in tonalità pavone, o piccoli tavoli in ferro e legno su disegno di Pelizzari Studio.
In particolare l’arredo è progettato e realizzato per accogliere le collezioni di arte contemporanea. Nelle librerie in eucalipto, con tagli di luce nascosti, si aprono teche in ferro acidato che accolgono sculture.
Ovunque il verde circonda la casa. Il viale alberato, ma anche il piccolo giardino interno con palme che sembrano entrare nelle camere e nei bagni. Qui, sulle pareti rivestite con tappezzeria a foliage, sono appoggiati specchi di modernariato, in teak, quasi a riportarci in un’atmosfera sospesa e caraibica.
Tutto intorno è una Milano quasi silenziosa, ma che lascia trapelare la cultura e il fervore che la rende unica.