L’impressione è di entrare in una dimora privata d’epoca, che con sapienti interventi bespoke di Pelizzari Studio offre un’allure tutta contemporanea, per un ristorante ospitato al suo interno.
Dettagli barocchi e arredi moderni danno carattere al susseguirsi di saloni che accolgono i clienti, fra divani e poltrone dal fronte cromatico delle svariate sfumature.
I tavoli dai piani in vetro retroverniciato verde o crema si accostano a sedie in pelle o vimini, per un preciso progetto dall’allure seicentesco agreste, quasi a continuare l’atmosfera del palazzo e del grande giardino esterno che diventa ristorante nei mesi estivi.
La zona bar, dal banco centrale, rivestito in paglia con accostamenti di ottone acidato e marmo nero ci accoglie e ci sorprende. Appoggiato ad una parete vi è un armadio dell’800, la cui anta a specchio si apre e ci introduce, colpo di scena, in un salotto riservato.
All’interno, sotto un soffitto affrescato nei toni del grigio e del sabbia, ci accolgono imbottiti di modernariato, rivestiti in velluto nelle stesse sfumature, con esplosioni di sorprendenti fuxia e pavone.
Altri soffitti, tutti illuminati sapientemente da un progetto di lighting di Viabizzuno, sottolineano il carattere di ogni salone, dal prezioso in legno policromo a quello a volto dalla cornice nera, a quello a grandi riquadri in stucco bianco.
Ognuno con la propria personalità, intoccabili sotto la protezione della sovraintendenza, ammiccanti nell’accogliere finalmente una vita sociale che si snoda sotto di loro.